Guerra. Storie dall’Ucraina

Gli ucraini raccontano la loro vita in guerra

“La paura più grande è che non potrò rivedere i parenti”, Mariana, 26 anni, Kyiv

da | 3 Marzo 2022 | Guerra. Storie dall'Ucraina, Kyiv

 

Marianna ha 26 anni, è di Kyiv. Non riesce ancora a credere che in Ucraina è arrivata la guerra. Mariana è all’ottavo mese di gravidanza. Conta i giorni alla nascita del figlio. Lo fa nei rifugi durante i bombardamenti.

Prima faceva la consulente in un negozio. Amava fare la passeggiata nel rione natio di Livoberezhnyi ben vestita, ben pettinata e truccata. Della guerra ha saputo dal suo marito. Ma non aveva preso sul serio quelle parole.

“Mio marito mi aveva svegliata alle cinque del mattino. Eravamo preparati per il parto e per questo tutto il necessario era già pronto. Mio marito aveva deciso di andare nel seminterrato. Ci fecero entrare nel seminterrato del caffè ma lì si stava molto male”.

“Non dormivo, mi faceva male la testa, avevo quasi perso i sensi. Inoltre, mi faceva male la pancia, avevo fatica a respirare,” racconta Mariana.

All’inizio la coppia non aveva coraggio di partire da Kyiv. Non volevano lasciare da sola la nonna di 83 anni, malata di diabete. Inoltre, pensavano che tutto sarebbe finito in fretta. Ma i parenti e i conoscenti dicevano di partire quindi al quinto giorno Mariana e suo marito lo hanno fatto. La nonna non aveva voluto abbandonare la propria abitazione ed era rimasta a casa. Aveva detto che se era sopravvissuta nella Seconda guerra mondiale sarebbe sopravvissuta anche ora.

A casa degli amici, fuori città Mariana si sente più al sicuro. La ragazza cerca di restare tranquilla e non agitarsi. Prende i calmanti per non andare in ansia.

“La paura più grande è che non potrò rivedere i parenti e gli amici. E che non vi sarà più un posto dove tornarci confessa Mariana, appena contenendo le lacrime. Inoltre molti amici sono andati in guerra per proteggerci e io credo che ci aiuteranno a superare tutto questo. Io e tutti coloro che mi circondano mio marito, i nostri amici, i conoscenti tutti ci sostengono , il ciò mi fa credere che tutto questo finirà.

Mariana dice che la guerra ha cambiato i suoi valori. Prima le mancava sempre qualcosa: soldi, prodotti cosmetici e altre cose. Adesso desidera semplicemente la pace. Voglio come allora aspettare l’arrivo del bimbo e passeggiare tranquillamente per il rione natio  Livoberezhnyi. Vorrei passare più tempo con le persone care. Ma per ora il mio unico sogno è la fine della guerra.

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